I lavori in commissione Bilancio alla Camera, che ha all’esame la manovra sono finiti intorno alle 2 di notte. L’esame degli emendamenti è ripresto questa mattina alle 10.
È una trattativa soprattutto interna al governo. Perché per siglare un’intesa con l’Unione europea ed evitare una procedura d’infrazione dalle conseguenze pesantissime, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini devono dare il via libera ad una messa a punto di “quota 100” e reddito di cittadinanza che permetta di abbassare il deficit fino al 2%. Il mandato a Giuseppe Conte a trattare con Pierre Moscovici e Jean Claude Juncker è forte ma ancora condizionato a evitare “rinunce”.
I leader di M5s e Lega, che in serata firmano una nota congiunta di fiducia alla trattativa del premier, si sarebbero convinti a cedere e abbassare il deficit ma non quanto serve: ci sarebbe al momento l’ok a tagliare lo 0,2% ma non lo 0,4%. Procedono così a rilento, tra continui litigi e rinvii, anche i lavori parlamentari sulla manovra. Alla fine di una lunga nottata di trattative, governo e relatori consegnano alla Camera un pacchetto di 54 nuovi emendamenti.