Il Governo è stato battuto nell’Aula della Camera sul voto segreto di un emendamento al ddl anticorruzione. Il capogruppo M5S Francesco D’Uva ha chiesto la sospensione della seduta. L’emendamento approvato contro il parere del governo è sul peculato ed è di Catello Vitiello del Misto-Maie. È passato con 284 voti a favore e 239 contrari. Sullo stesso tema la maggioranza si era divisa in commissione: la Lega puntava alla riduzione della portata del reato di peculato, mentre il M5S aveva una posizione contraria.
IL TESTO – È un’aggiunta all’art. 323 del Codice penale e stabilisce che «la pena non può essere inferiore a due anni se il fatto del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio consiste nella appropriazione mediante distrazione di somme di denaro o di altra cosa mobile altrui delle quali ha il possesso o comunque l’autonoma disponibilità per ragione del suo ufficio o servizio, nell’ambito di un procedimento disciplinato da legge o regolamento che appartenga alla sua competenza».