«Abbiamo firmato un contratto di governo che va rispettato da entrambi i contraenti». Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio, in una intervista al Corriere della Sera. E al sottosegretario Giorgetti ha replicato: «Il reddito di cittadinanza sarà operativo nei primi tre mesi del 2019. Se vedo un problema non è nelle risorse o nelle norme, ma quando qualcuno non crede in quello che stiamo facendo. Se qualche membro del governo non crede in quello che stiamo facendo, allora è un rischio per i cittadini prima di tutto».
Riesplode dunque lo scontro nel governo. Vengono allo scoperto le tensioni sulla manovra, per la necessità di ridurre il deficit e il conseguente rischio di non poter mantenere – non tutte, non subito – le promesse elettorali. Giancarlo Giorgetti esplicita i dubbi della Lega sul cavallo di battaglia pentastellato. Ma Luigi Di Maio – che in serata affida a Riccardo Fraccaro un duro attacco a Giorgetti – assicura che la misura arriverà insieme alla riforma delle pensioni via decreto, dopo il varo della manovra, “a Natale” o subito dopo.