Si aggrava il bilancio dell’attentato di martedì scorso a Strasburgo: è morto Barto Pedro Orent-Niedzielski, 35 anni, detto Bartek, rimasto fino ieri in coma profondo.
La sera dell’attentato, la vittima era in compagnia del giornalista italiano Antonio Megalizzi, morto nei giorni scorsi fa per una ferita simile. Bartek e Antonio: legati una passione comune, raccontare alla radio l’Europa, legati da un destino crudele. La notizia, diffusa ieri sera, porta a cinque vittime il tragico bilancio della strage. E aggiunge dolore a dolore.
Antonio e Barto Pedro Orent-Niedzielski, semplicemente Bartek per gli amici, erano andati con Clara Rita Stevanato e Caterina Moser, le due studentesse venete universitarie a Parigi, al mercatino dopo una giornata di lavori all’europarlamento. Si trovavano sotto al ponte del Corbeau quando il killer ha iniziato a sparare sulla folla. Le due giovani donne sono riuscite a scappare. Per Antonio a Bartek, di origini franco-polacche, non c’è stato scampo: entrambi colpiti alla testa in modo molto grave hanno lottato per giorni in ospedale