«Chi vuole la pace, sostiene il diritto all’esistenza ed alla sicurezza di Israele. Sono appena stato ai confini nord col Libano, dove i terroristi islamici di Hezbollah scavano tunnel e armano missili per attaccare il baluardo della democrazia in questa regione». Lo scrive su Twitter il ministro dell’Interno Matteo Salvini da Israele.
E dopo il tweet del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha definito Hezbollah come dei «terroristi islamici», in ambienti del ministero della Difesa e del comando italiano ad Unifil c’è preoccupazione e imbarazzo. «Non vogliamo alzare nessuna polemica – si afferma – ma tali dichiarazioni mettono in evidente difficoltà i nostri uomini impegnati proprio a Sud nella missione Unifil, lungo la blue line. Questo perché il nostro ruolo super partes, vicini a Israele e al popolo libanese, è sempre stato riconosciuto nell’area».
«Tra l’altro – si apprende sempre in ambienti della Difesa – l’Onu la sua parte la sta già facendo, c’è una missione, si chiama Unifil, da oltre 12 anni, e il comando è oggi sotto la guida italiana per la quarta volta».
LA REPLICA DI SALVINI – «Non capisco lo stupore che ho letto su un’agenzia per la definizione di Hezbollah come terroristi islamici. Se si scavano tunnel sotterranei a decine di metri che sconfinano nel territorio israeliano, non penso si faccia per andare a fare la spesa».